Anche quest’anno, ai ragazzi del biennio delle quattro parrocchie è stata data la possibilità di festeggiare la fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo tutti insieme, a Verrayes, all’insegna del divertimento e dello stare insieme. La proposta ha ovviamente alle radici un intento educativo, e risponde più che efficacemente alle necessità di un gruppo che, più di altri, ha bisogno di stare insieme, di condividere spazi e tempi per creare quella relazione che spesso a Grugliasco fatica a venire fuori. I periodi di festa si prestano bene a questo scopo, ma molto spesso le differenti abitudini delle famiglie non fanno sì che il gruppo riesca a incontrarsi così spesso e anzi, a volte, accentuano ancor di più le distanze. Ecco il perché si è deciso di proporre un’esperienza del genere: da un lato la bellezza di crescere i ragazzi insieme, dall’altro dar loro modo di festeggiare tutti insieme e di divertirsi lontano dagli occhi dei genitori (ma sempre sotto quelli attenti degli animatori!). E così, con 35 ragazzi e un’equipe di ben 13 animatori, siamo partiti pieni di sogni per l’anno venturo e carichissimi per affrontare al meglio i giorni che ci aspettavano. Carica assolutamente necessaria, vista l’ingente attività fisica che abbiamo fatto! Battaglie di neve, discese in bob e pattinaggio sono solo alcune delle attività che abbiamo svolto insieme. Il 31, inoltre, i ragazzi sono stati chiamati a tirarsi su le maniche e preparare con l’ausilio degli animatori ciò che avrebbero mangiato la sera durante il cenone. I risultati, nonostante le difficoltà e in barba ad ogni pronostico, sono stati decisamente ottimi ed hanno ulteriormente impreziosito uno sforzo collaborativo e aggregativo già molto consistente. E dopo il cenone è iniziata la veglia, con fuochi d’artificio, musica e luci che hanno trasformato il refettorio in una discoteca come mai vista a Verrayes. I risultati per noi animatori sono ottimi: vivere insieme ci ha permesso di conoscere meglio i ragazzi e ha permesso anche a loro di conoscersi meglio; le relazioni nate in un clima fraterno e comunitario come quello che si è creato al Ca(m)podanno hanno molto potenziale e crediamo che i ragazzi abbiano colto la bellezza delle dinamiche di gruppo.

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