Un puzzle, la vita è un puzzle, un incastro continuo di impegni, di capitoli, di orari che si sovrappongono, pagine affastellate che un colpo di vento scompagina e porta via. Quante sere ti ritrovi con un pezzo in mano che non si incastra da nessuna par-te, quante volte il quadro non si è chiuso e il buco che lascia in-completo il tuo lavoro denuncia il fallimento di una giornata. Quante volte hai dovuto dire non ce l’ho fatta, non ci sono arrivato, ne ho perso un pezzo. E cosa dici di quella voglia di man-dare tutto all’aria, di mandare tutti “a stendere”.
Abbiamo scelto di regalarci un puzzle in questa Quaresima: una provocazione, una fotografia della nostra vita; per invitarci a riprenderne con pazienza il filo. Un pezzo per volta, con calma; piccoli gesti di ricostruzione in quaranta intensissimi giorni di cammino.
Alcuni suggerimenti: per fare bene un puzzle bisogna scegliere il primo pezzo a cui attaccare tutti gli altri. Non potrebbe essere proprio questo il tempo per ritrovare il centro della tua vita? A chi ti sei attaccato? A qualcuno o a qualcosa? Al Signore oppure…? Nel segno della cenere, che dice la nostra fragilità, potremo esprimere il desiderio di ricomporre la nostra vita, potremo chiedere al Signore di ritornare al centro della nostra vita. Poi, settimana dopo settimana, domenica dopo domenica senza frenesia, recuperiamo alcuni tratti del nostro percorso: chi ho perso di vista? quanto sono diventato sordo? da quanto tempo non vado incontro a qualcuno? perché ho il cuore indurito? ho forse perso la voglia di sorridere? cosa ho per la testa? chi ha bi-sogno di me, a chi potrei dare una mano?
Ma il gioco del puzzle ci ricorderà anche che il cammino non deve essere solitario: ogni pezzo, da solo, ha poco senso, deve attaccarsi agli altri per aver significato. La Quaresima è un cammino di fraternità e sarà importante limare gli spigoli per affiancarsi e unirsi ad altri. Ma nello stesso tempo il tuo pezzo sarà fondamentale perché se manchi tu resterà un buco; la tua presenza è importante; tu, per quanto fragile, sei indispensabile per la nostra fraternità.
Bene, allora il gioco inizia, non sprechiamo l’occasione: una Quaresima per rimettere insieme i pezzi della vita!

Don Paolo

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