Un weekend di comunità

Cinzia Bertolo

«La comunità cristiana custodisce la tensione per il Regno. Il Vangelo va portato in giro, ciascuno riceve il proprio dono, ma i doni non servono per la propria esperienza personale. La comunità diventa il luogo che rende credibile e visibile il Vangelo». Questi alcuni degli spunti di riflessione portati al ritiro per famiglie e adulti del 13 e 14 aprile a Verrayes.

Un weekend denso di contenuti, ricco di confronti, con uno spazio per il deserto e la riflessione personali.

Due giorni molto partecipati, con la presenza di famiglie e adulti provenienti dalle quattro parrocchie, da percorsi di fede differenti e appartenenti a gruppi diversi.

Si è partiti nel pomeriggio del sabato e dopo un caffè e due chiacchiere, per cominciare con una dimensione più di convivialità, ci si è dedicati all’ascolto della chiacchierata di don Paolo, che ha tracciato le linee su cui concentrare la riflessione personale successiva, di cui riportiamo alcune tracce.

Il cammino costante che vive una comunità, che non è perfetta e non è composta da persone perfette, ma cammina insieme, ricomincia continuamente, vive la fatica, sceglie la strada della misericordia.

La comunione dei beni, il donare tutto, il non tenere nulla per sé e il mettersi a servizio.

La sorgente, che non va persa.

Il Vangelo che va ascoltato e deve bruciare dentro, altrimenti non si riesce a portarlo fuori.

La revisione di vita, fatta con i propri fratelli.

La preghiera insistente, capace di tirare Dio giù dal letto.

E la domanda, centrale, sulla conversione della nostra comunità.

La domenica mattina uno spazio intenso di lavoro suddivisi in quattro gruppi che ha permesso lo scambio di esperienze, la conoscenza reciproca, il trattare il tema della corresponsabilità, ma anche quello dell’essere una comunità accogliente e aperta al territorio, capace di creare reti e di impegno sociale.

Significativi anche i momenti di informalità, pranzi e cene, e i momenti di gioco per i bambini, curati da giovani della Comunità Educatori in veste di cuochi e ragazzi e ragazze dei vari Gruppi Famiglia e di comunità che si sono occupati dei bimbi piccoli.

La Messa comunitaria è stata la conclusione e il luogo in cui sono stati condivisi i preziosi contributi emersi nei gruppi.

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