Il cammino della speranza

Dal buio alla luce in cinque titoli

Franca Cravero

Siamo già a metà dell’Avvento, ma ci sembra interessante segnalare un cammino verso il Natale proposto dalla Diocesi tramite uno strumento inconsueto: 4 film e un docufilm che, passo dopo passo, “… come le fiammelle di una corona d’Avvento, accendono cinque verbi – desiderare, trasformare, custodire, benedire e accogliere – che corrispondono ad altrettanti atteggiamenti”, e ci consentono di vivere meglio l’attesa.
L’intero documento è reperibile sul sito della diocesi, ma ne diamo un breve rimando qui di seguito.

DESIDERARE

Quanto spesso la vita delude e tradisce le promesse, e il desiderio si inabissa nella coltre del “se avessi saputo”, “se mi fossi comportato”… Il tempo dell’Avvento è il tempo della promessa: da attendere, da sperare, e da desiderare…

Primo film: MINARI

Del regista sudcoreano-statunitense Lee Isaac Chung, è una favola sociale giocata sull’inclusione e il riscatto. Un film che conquista per la delicatezza con cui tratteggia il sogno di tanti migranti in cerca di vita migliore per sé, ma soprattutto per i propri figli.

Minari è una meravigliosa metafora sociale per il nostro tempo, un film che predispone all’ascolto e all’incontro, un (ri)aprire la porta del cuore all’abbraccio con Gesù, luce che sbaraglia le tenebre.

TRASFORMARE

Se anche tutto sembra ingessato e vincolato da un destino ineludibile, viene data una possibilità: di trasformare, cambiare le sorti, guardare all’alternativa con fiducia.

Secondo film: MATTI PER IL CALCIO

Il film ci presenta il sogno (im)possibile dello psichiatra Santo Rullo, promotore della prima Nazionale di calcio a cinque composta da persone con disabilità mentale. Una bella storia di inclusione che volteggia sulle note della fiducia e dell’umorismo brillante. Un racconto sul valore dello sport, dell’amicizia e della solidarietà. Il film si rivela un’occasione per accostarsi al Natale con uno sguardo rivolto alla realtà, illuminato però dalla luce del sorriso e della fiducia. Un orizzonte dove l’apparente sconforto e la disperazione possono trovare la via per trasformarsi in un grido liberatorio di resilienza e speranza.

CUSTODIRE

L’atteggiamento dell’attesa e del desiderio, insiti nel tempo di Avvento, porta con sé già inscritto e in maniera latente anche quello del custodire. Ciò che si desidera, ciò che si spera, ciò che si vorrebbe raggiungere, non può che essere già custodito nel momento in cui lo si attende.

Terzo film: NOWHERE SPECIAL

Di Uberto Pasolini, una favola sociale che incontra l’opera di misericordia del dare degna sepoltura ai defunti, confrontandosi con il tema della morte ed esplorando la tenerezza del legame padre-figlio; una storia che, seppur assediata dallo spettro della morte, risuona come un potente messaggio di vita, di speranza e d’amore.

È la storia di John, un padre solo di un bambino di quattro anni, che scopre di avere una malattia incurabile: a John rimangono pochi mesi di vita e deve provvedere al futuro del piccolo Michael. Accompagnato da un’assistente sociale, John inizia allora a incontrare varie famiglie in cerca della realtà migliore per accogliere il proprio figlio quando lui non ci sarà più.  Nowhere Special è un vero colpo al cuore, che commuove con lacrime belle, che scaturiscono dalla dolcezza del sentimento. Seppur esplorando il tema della morte e del distacco, il film si snoda come una metafora che profuma di vita, di vita che procede nonostante l’incomprensibile ingombro della morte.

BENEDIRE

Dire bene: pronunciare l’amore affinché si incarni nel quotidiano e si affermi nella vita nostra e altrui.

Quarto film: LA VITA CHE VERRà – HERSELF

Il film mette a tema il dramma delle violenze domestiche ai danni delle donne, componendo però un percorso di attraversamento dal buio alla luce, dal dolore al riscatto.

Sandra è una trentenne che vive con le sue bambine e il marito Gary. Dopo l’ennesima aggressione domestica, la donna trova il coraggio di denunciare e cerca una nuova sistemazione insieme alle figlie. Rifiutando di abbandonarsi alla disperazione, Sandra si mette in testa di costruire una casa da sola, in legno, seguendo il progetto di un architetto specializzato in abitazioni a basso costo. Grazie all’aiuto della sessantenne Peggy, Sandra si lancia nell’impresa coadiuvata da persone, amici, inaspettati…

“La vita che verrà – Herself” fa compiere allo spettatore un percorso che va dall’orizzonte della disperazione e della sconfitta all’abbraccio fiducioso del futuro, sulla spinta di una ritrovata speranza e impensabile solidarietà.

ACCOGLIERE

Il cammino dell’Avvento trova il suo compimento nel Santo Natale, per scoprire che nella tenebra si accoglie la luce, nell’angoscia la speranza, nella pesantezza del quotidiano la novità del desiderio.

Quinto film: CONVERSAZIONE CON FRANCESCO SU VIZI E VIRTÙ

Ultima tappa del nostro cammino è il Natale, l’incontro con la speranza. L’opera proposta è il documentario “Conversazione con Francesco su Vizi e Virtù”. Versione integrale (piattaforma VatiVision dal 9 dicembre 2021). Questo lavoro raccoglie il lungo dialogo tra don Pozza, scrittore, teologo e cappellano del carcere di Padova, e papa Francesco, una condivisione di sguardi, una meditazione attorno al tema dei sette vizi (ira, disperazione, incostanza, gelosia, infedeltà, ingiustizia, stoltezza) e delle altrettante virtù (prudenza, giustizia, fortezza, temperanza, fede, speranza e carità).

È un documentario che affascina, coinvolge e rapisce; un entrare nelle pieghe del Vangelo e al contempo dell’animo umano, squadernando dubbi, paure, incertezze, domande celate sottopelle di chi guarda, cui il Papa consegna una risposta. Una conversazione, una testimonianza, che rischiara l’orizzonte della mente e del cuore dello spettatore, ma soprattutto lo aiuta a non sentirsi solo.

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