L’amore si comunica con parole e con gesti, con parole calde e gesti simbolici. Eppure ci rendiamo conto che non c’è parola e non c’è gesto che basta per dire l’amore. Perché l’amore va oltre, perché l’amore è traboccante. Gesù ha usato parole e gesti, ha usato parole evocative che permettessero di pensare come le parabole, ha usato gesti di valore simbolico, che permettessero di far passare un amore incontenibile. E noi abbiamo imparato ad ascoltare le sue parole, a vedere i suoi gesti. Per dire ti amo fino alla fine, ti amo fino a darti la mia vita, per spiegarci il mistero della croce, oggi Gesù compie il gesto del servo, lava i piedi ai discepoli accogliendoli alla mensa pasquale. Prima di sederti, prima di mangiare, prima di fare comunione, fatti lavare i piedi, lascia che mi prenda cura di te.
Se vuoi fare la comunione con me dovrai lasciarti amare, riconoscere che mi sono piegato ai tuoi piedi, che ti ho servito con tutto me steso, che ho lavorato a lungo alla radice della tua vita, che il mio amore ti ha lavato in profondità. Imbarazzante farsi lavare i piedi, imbarazzante riconoscere che non solo non siamo all’altezza dell’amore di Dio, ma che Dio si è dovuto piegare alla bassezza della mia vita per darmi la vita. Eppure tanto amore gratuito è proprio quello che ci guarisce: perché nel momento in cui superando ogni orgoglioso imbarazzo mi arrendo a questo amore, in fondo ho già ricominciato ad amare. Sì accettare l’amore è già amare. Amato posso amare, bagnato alla radice posso fiorire.
Quello che ho fatto fatelo voi. Fartelo voi! Nei giorni in cui contempliamo quanto ci hai amato, noi Signore ritroviamo la forza di amare. E proprio ci voleva in questi giorni di tristezza, dopo un lungo digiuno che ci fa sentire aridi e secchi dentro.
Da un mese non possiamo celebrare l’eucarestia e anche oggi molti di noi non riusciranno a fare comunione però possiamo amarci fra di noi, con piccoli gesti che non hanno la tua forza Signore, ma che denunciano l’origine dell’inarrestabile fiume d’amore che è nato da te e dicono che non ci hai amato invano.
Fatelo voi ! Alla luce di ciò che stiamo vivendo è un messaggio di forza straordinaria, una provocazione inaudita. Siate voi, il mio segno di comunione. Fate vedere al mondo che avete imparato a dare la vita. In attesa di tornare a nutrirci del tuo amore, i nostri piccoli segni dicano che ci stiamo provando: a farlo fra noi, ad amarci come ci hai amato tu.