Per chi desidera andare in chiesa per pregare e ricevere la comunione ribadiamo che è possibile farlo dichiarando l’intenzione di recarsi in chiesa a chi eventualmente potrebbe fermarci per un controllo.A questo proposito rimandiamo alla risposta pubblicata nel sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri (15 aprile), che per comodità trascriviamo:
Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto?
L’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione.
Qui l’articolo completo

Benvenuto. Sii benedetto tu che cerchi il Signore in questo tempo difficile. Sii benedetto tu che cerchi il Signore nel giorno in cui Egli ci convoca.

Oggi non celebreremo l’eucarestia, non possiamo farlo; ma questo non significa che sarai solo nella preghiera. Saremo fratelli senza toccarci, prossimi senza abbracciarci. Il male non ci separerà da Dio, il male non potrà dividere la comunità.

Trova il tuo posto, silenzioso, distante da tutti.  Sarà il luogo del tuo incontro con Dio. Dopo un breve momento per fare silenzio dentro di te inizia la preghiera

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Otto giorni dopo la Risurrezione, come i discepoli, siamo riuniti per accogliere la pace e la gioia che il Signore vuole donarci. Fin dall’antichità, questa domenica veniva chiamata con un nome particolare: la domenica “in albis”. Questa parola latina indica le vesti bianche che coloro che erano battezzati nella notte di Pasqua avevano indossato per tutta la settimana, come segno di vita nuova. In questa domenica i nuovi cristiani deponevano la tunica, per iniziare il loro cammino di cristiani nella vita di ogni giorno. Anche noi, nella memoria del nostro battesimo, rivestiamoci di sentimenti di gioia e rinnoviamo la nostra fiducia in Colui che è il nostro Salvatore.

Noi ti lodiamo Padre Santo, che mirabilmente ci hai creati a tua immagine, e ancora più mirabilmente ci hai redenti nel tuo Figlio. Gloria a te , Signore!

Noi ti benediciamo, Cristo Risorto, che nel battesimo ci hai donato lo Spirito che ci rende figli dell’unico Padre e fratelli tra di noi. Gloria a te, Signore!

Noi ti glorifichiamo, Spirito Santo, che soffi su di noi, per donare alla nostra fede una vitalità sempre nuova. Gloria a te Signore!

Prima Lettura

At 2,42-47

Dagli Atti degli Apostoli

[Quelli che erano stati battezzati] 42erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. 43Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. 44Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; 45vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, 47lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.

Salmo responsoriale

Sal 117

Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,
ma il Signore è stato il mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

Seconda lettura

1Pt 1,3-9

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

3Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, 4per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, 5che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo.

6Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, 7affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco – torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. 8Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, 9mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.

Vangelo

Gv 20,19-31

Dal Vangelo secondo Giovanni

19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». 27Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 28Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

30Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Spunti per la riflessione

San Tommaso è passato alla storia per l’uomo che dubita, che non ci crede. Di fronte alla pandemia che ha colpito il mondo come risponde la fede?  Noi i credenti cosa abbiamo da dire o da dare? La nostra fede tenuta a digiuno in questi giorni di clausura, senza messe, senza quaresima, senza Pasqua vacilla o tiene?

Chi non crede potrebbe dirci: dov’è il vostro Dio? A cosa sono servite le vostre preghiere? Qui la risposta è facile, perché sappiamo bene che Dio non è la fata turchina e la pretesa del magico intervento di Dio non è sostenibile. Sappiamo bene che “non andrà tutto bene”, scusate il gioco di parole, le cose non sono mai andate tutte bene nella nostra vita, ma questo non è stato e non è un motivo per toglierci la fiducia nel Signore.

Però Tommaso è un apostolo,  e fino a un momento prima di Gesù si è fidato tanto da dire , lo leggiamo nel vangelo di Giovanni, “andiamo a morire con lui”. I non credenti di fronte alla morte di Gesù sono altri, sono  i farisei, gli scribi, i soldati, quelli che gli urlano di scendere da sotto la croce. Ma Tommaso no, è dei nostri!

E allora? Allora dobbiamo riconoscere che siamo noi Tommaso, che la nostra fede è vacillante, chi non è mai stato assalito da un dubbio? Qual è il punto di crisi di Tommaso: “mi dite che Cristo è risorto: troppo bello per essere vero! Come metto insieme un annuncio di vita così clamoroso con la scena di morte che è la mia vita quotidiana, come metto insieme il crocifisso con il risorto?”

La risposta è nell’incontro con il Cristo crocifisso-risorto, con l’uomo dalle mani bucate e con il costato aperto, ancora e per sempre vivo: l’uomo che ha amato anche di venerdì santo, anche il giorno della sua morte, che ha amato anche chi gli ha dato morte, che ha amato anche la morte. Quell’amore vissuto sempre è per sempre è vita,  prima, durante e dopo la morte, è risurrezione.  Questo capisce Tommaso: l’amore vince la morte, il Figlio dell’Uomo che ama fino alla fine non  muore in eterno. Capisce che Gesù ha amato anche lui , è morto anche per lui  e che un uomo fragile e vacillante come è lui, Tommaso, amato può provare ad amare, può provare anche lui ad affrontare la morte. L’amore è contagioso, trasmette voglia di vivere, di amare e il virus dell’amore pieno (fino alla fine) ha contagiato il cuore piccolo del peccatore. Questo capisce Tommaso: il crocifisso bucato ma vivo che ha davanti è credibile, perché non cancella la morte, cha fa parte della vita umana, ma dice che non c’è situazione di croce che possa spegnere l’amore e che è nell’amore la forza della risurrezione. Si risorge dalla morte, da ogni morte anche quotidiana solo per amore, perché amati (complemento di causa) e per amare (complemento di fine).

Tommaso dopo questo incontro diventerà testimone di risurrezione, capace di annunciare con la parola e con la vita il crocifisso-risorto, diventare trasparenza dell’amore che ha ricevuto. Ma quel giorno egli aveva incontrato gli altri apostoli eppure non è riuscito a credere nell’annuncio gioioso dei suoi amici. Noi siamo credibili? Siamo capaci di annunciare la risurrezione? Trasmettiamo vita? Le nostre sono parole di un annuncio che sa di fiaba, “ e vissero tutti felici e contenti”, o la testimonianza di uomini feriti, bucati, peccatori fragili, che però scelgono di amare, provano ad amare a tutti i costi e non usano l’alibi della difficoltà della vita, per ritirarsi, non permettono che la paura spenga l’amore?

Preghiera dei fedeli

Riconoscenti del dono dello Spirito, ti supplichiamo o Signore.

  • Signore Gesù, tu che guardi con affetto Tommaso volgi il tuo sguardo benevolo anche sulla nostra famiglia.
  • Signore Gesù, tu che soddisfi il desiderio di Tommaso, dona alla nostra comunità ciò di cui ha bisogno per esistere.
  • Signore Gesù, i discepoli dicono a Tommaso di averti visto; rendici capaci di annunciare con la nostra vita la buona notizia.
  • Signore Gesù, che a Tommaso ti sei mostrato ferito, consola chi soffre e chi vacilla nella fede

Orazione

Signore Dio nostro, che nella tua grande bontà ci hai chiamati a una speranza viva mediante la risurrezione del tuo Figlio Gesù, accresci in noi, per la testimonianza degli apostoli, la fede pasquale, perché possiamo a nostra volta annunciare il suo amore a tutti.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

Comunione

Con tutta la chiesa recita il PADRE NOSTRO

Ora accostai all’altare e un ministro ti permetterà di fare la comunione, mentre cammini preparati recitando:

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di noi
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo dona a noi la pace

Avvicinati all’altare dalla parte dell’assemblea, il ministro dicendoti  “il corpo di Cristodeporrà l’ostia sulla tua mano e tu potrai far la comunione rispondendo  “Amen

Torna al tuo banco e in un momento di adorazione, ringrazia il Signore. Poi in pace torna a casa.

Buona domenica

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