Giorgia Balestra
Accorriamo numerosi in una serata domenicale nell’oratorio della parrocchia di San Francesco. Qui è stata organizzata quest’anno la Cena del Povero, un incontro annuale in cui vengono raccolti beni di necessità in favore di famiglie in difficoltà; è l’Emporio cittadino che raccoglie questi beni alimentari e li destina, ma quest’anno è stato deciso di porgere l’aiuto alle famiglie dei dipendenti della “Lear”, famiglie che si trovano in gravi difficoltà economiche a causa del rischio di rimanere senza impiego. Durante la serata viene servita una semplice pasta e fagioli, un piatto povero figlio della cultura del lavoro, la pasta il bene primario della nostra tavola e i fagioli legumi ricchi di energia. Anticamente è sempre stato considerato un piatto popolare, ma composto da ingredienti fondamentali per una sana alimentazione, un po’ come lo stare insieme e fare il bene, ingredienti fondamentali per una sana comunità che opera nell’aiuto. Siamo noi intorno a questi tavoli che uniti riusciamo a portare del bene per fare del bene. La serata prosegue con don Paolo che ci illustra il “Progetto”, siamo uniti come Comunità per far fronte a bisogni, non abbiamo bisogno di grandi parole o di gesti eclatanti, ma di contribuire silenziosamente con un piccolo gesto.
Ci sono sorrisi tra la gente e si respira un’aria di fratellanza, crediamo che insieme si possa fare molto e la riuscita della serata ne è la dimostrazione, la comunità testimonia una forte presenza, don Giacomo e don Paolo parlano con i presenti, ci si confronta per provare sempre a far meglio, è bello sentire la forza dell’unione e ritrovarsi in un momento conviviale senza perdere di vista il senso della serata.