Per dire grazie

Anna T.

Abbiamo vissuto da poco la Solennità di Tutti i Santi e la Commemorazione dei Defunti, quasi un’unica grande ricorrenza, che contiene ed esprime i due aspetti della vita: la gioia e il dolore, la luce e il buio, il traguardo e la fatica necessaria per raggiungerlo. Sono le due facce della realtà che non si contrappongono, ma si integrano e si compenetrano mirabilmente a vicenda, come il sole che filtra tra i rami scuri degli alberi e, giocando con le foglie, crea meravigliosi effetti di luce ed ombra.
Anche noi, uomini e donne, siamo così: un impasto di forza e di fragilità, di coraggio e di paura.
In questo periodo, andando per cimiteri, mi sono ritrovata a pensare alle miriadi di persone che hanno contribuito, chi tanto chi meno, a farmi crescere. E mi sono resa conto che sono davvero tantissimi; se mettessi i loro nomi nero su bianco ne otterrei un elenco interminabile! Se ci sono stati alcuni che mi hanno creato problemi, sono però molti di più coloro che si sono presi cura di me e, con umiltà e semplicità, mi hanno illuminato il cammino. Da tutti ho imparato qualcosa e ho ricevuto un input che non mi ha lasciata indifferente. Ognuno ha messo una tessera nel puzzle della mia vita per aiutarmi a cogliere il bello e il buono in me e attorno a me. Quante persone meravigliose ho conosciuto, anche in Comunità, e mi commuove ricordarle: amici che porto nel cuore, che si è dilatato proprio grazie a loro!
Un verso di una canzone di Battiato recita: “Ed è in certi sguardi che s’intravede l’Infinito…”. Sì, io questi sguardi, questi sorrisi li ho incontrati e ne percepisco ancora l’eco, la risonanza, la nostalgia… e provo per loro una riconoscenza immensa!
Dio è Amore: su questo non ho dubbi, ma Dio si è fatto carne non solo in Gesù, ma anche in tanti amici che, come Pollicino, hanno seminato tante pietruzze di bene sulla mia strada, perché scoprissi il senso della vita nella fraternità. Siano benedetti questi compagni di viaggio, che mi hanno preceduta nel ritorno a Casa, e l’affetto che ci ha legati nel tempo possa continuare anche dopo il mio “grande passo”, quando ci riabbracceremo, perché l’Amore, quello vero, non può morire!

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