di Roberto Petrasso

Folle. Penso che questo sia il termine che meglio descrive la serie Dirk Gently – Agenzia di investigazione olistica. Ma d’altronde non ci si poteva aspettare nient’altro da una serie basata sui personaggi dell’omonima serie di romanzi scritti da Douglas Adams. Sì, quel Douglas Adams, lo stesso che ha scritto Giuda galattica per autostoppisti. Se sapete di cosa sto parlando, allora non avrete problemi a capire perché definisco folle questa serie. Se non avete mai letto la Guida galattica o non avete nemmeno mai visto l’adattamento cinematografico, chiudete pure questa rubrica e andatevi a recuperare un capolavoro. Ma torniamo a noi.

Dirk Gently (interpretato da un fantastico Samuel Barnett) è un eccentrico e squattrinato investigatore olistico che, con i suoi metodi improbabili, cerca di risolvere un mistero apparentemente assurdo e privo di logica. Ad affiancarlo c’è Todd Brotzman (interpretato da Elijah Wood – sì, proprio Frodo Baggins, un vecchio amico di Dirk che, imbattutosi casualmente nel corpo assassinato di un milionario, a suo malgrado, si lascia trasportare nelle vicende dell’investigatore fino a diventarne l’assistente. La serie, composta di otto puntate, segue le assurde indagini del detective olistico tra gattini feroci, corgi misteriosi, personaggi ancora più assurdi, culti esoterici ed elementi fantascientifici.

A questo punto, se non avete già interrotto la lettura per cercarlo, è giusto domandarsi cosa significhi la parola “olistico”. Con questo termine si intende la convinzione nel fatto che tutto sia collegato. Ogni evento, per quanto privo di logica. Ed è proprio questo elemento a fare da trampolino per il nonsense tipico di Douglas Adams che caratterizza la serie, nonostante questa con i romanzi condivida solo il nome del protagonista. Dirk, fermissimo nella sua fede olistica, è un detective che non cerca indizi: se il destino vuole che lui risolva il caso, allora saranno le prove ad andare da lui. Questa folle convinzione ci accompagnerà in una serie che spazia dal giallo thriller al comico fantascientifico, in cui le varie tessere del puzzle si uniscono lentamente a formare una soluzione razionale per un mistero totalmente irrazionale.

Nel caso finiate col divorare le otto puntate che costituiscono la serie (cosa molto probabile), non disperate perché è presente una seconda stagione altrettanto folle. E se proprio non ne avete abbastanza, la serie originale di romanzi scritta da Douglas Adams offre ulteriori misteri totalmente scollegati dall’adattamento televisivo. Come sempre, il libro è meglio dell’adattamento, ma la serie, disponibile su Netflix, riesce comunque a tener testa e a rivelarsi eccezionale.

Posso solo dire che, quando l’ho scritto, tutto mi sembrava chiarissimo. Adesso, di quel finale, non ci capisco niente

 – Douglas Adams, parlando del romanzo Dirk Gently. Agenzia di investigazione olistica tredici anni dopo la sua pubblicazione nel 1987.

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