Benvenuto. Sii benedetto tu che cerchi il Signore in questo tempo difficile. Sii benedetto tu che cerchi il Signore nel giorno in cui Egli ci convoca.

Oggi non celebreremo l’eucarestia, non possiamo farlo; ma questo non significa che sarai solo nella preghiera. Saremo fratelli senza toccarci, prossimi senza abbracciarci. Il male non ci separerà da Dio, il male non potrà dividere la comunità.

Trova il tuo posto, silenzioso, distante da tutti.  Sarà il luogo del tuo incontro con Dio. Dopo un breve momento per fare silenzio dentro di te inizia la preghiera

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Fai l’esame di coscienza portando al Signore la fragilità tua e dell’umanità. Non pensare solo a te, chiedi perdono per tutti:

Signore Gesù, Tu sei la risurrezione e la vita, abbia pieta di noi. Signore pietà
Cristo Gesù, Tu fai passare dalla morte alla vita coloro che ascoltano la tua Parola, abbi pieta di noi. Cristo pietà
Signore Gesù, Tu sei in mezzo a noi anche nei momenti più difficili della vita, abbi pieta di noi. Signore pieta

Prima lettura

Ez 37,12-14

Dal libro del profeta Ezechiele

12Così dice il Signore Dio: «Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nella terra d’Israele. 13Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi farò uscire dai vostri sepolcri, o popolo mio. 14Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nella vostra terra. Saprete che io sono il Signore. L’ho detto e lo farò». Oracolo del Signore Dio.

Salmo responsoriale

Sal 129

Il Signore è bontà e misericordia.

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.

Più che le sentinelle l’aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.

Seconda lettura

Rm 8,8-11

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, 8quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.

9Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. 10Ora, se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto per il peccato, ma lo Spirito è vita per la giustizia. 11E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi.

Vangelo

Gv 11,1-45

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, 1un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. 2Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. 3Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».

4All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». 5Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. 6Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. 7Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!». 8I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?». 9Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; 10ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui».

11Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo». 12Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». 13Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. 14Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto 15e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!». 16Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!».

17Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. 18Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri 19e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. 20Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. 21Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! 22Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». 23Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». 24Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». 25Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». 27Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

28Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». 29Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. 30Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. 31Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.

32Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». 33Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, 34domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». 35Gesù scoppiò in pianto. 36Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». 37Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».

38Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. 39Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». 40Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». 41Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. 42Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». 43Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». 44Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».

45Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

Spunti per la riflessione

Il tuo amico Signore è malato, colui che tu ami è malato, l’uomo al quale ti sei donato e per il quale sei morto è malato. Mai come in questi giorni queste parole sono vere. Signore anche alcuni nostri amici, a cui vogliamo bene sono malati.

“Questa malattia non porterà alla morte”, sono le tue parole.  Ancora una volta parli con speranza, dici che mostrerai la tua gloria nella nostra morte. Ancora una volta non ti tiri indietro e vieni a visitare l’uomo  che puzza di morte.

Nessuna azione clamorosa, come sempre nessuna scorciatoia, nessun prodigio. No, c’è pianto, c’è rabbia, c’è paura. Il tuo pianto, la tua rabbia, la tua paura. La morte è per tutti uno scandalo, da sempre. Anche per Dio. Ma c’è anche fiducia: non ci sarà morte in eterno. Così viene detto a Marta e a ciascuno di noi.

Il segno avviene con lentezza:  lento camminare verso il sepolcro, fatica di rimuovere la pietra. Lentezza del difficoltoso uscire di Lazzaro. Il segno non cancella le ferite. Ne usciremo bendati, traballanti. La pagina di Lazzaro è molto realista, nessuna festa clamorosa, anche se siamo di fronte a un gesto che da una grande speranza: usciremo da quel maledetto sepolcro, usciremo da ogni ferita e da ogni lacrima. L’uomo malato guarirà.

In questa muta e dolorosa scena, cosa si può dire di fronte al dolore e alla morte, si alza forte il grido della preghiera di Gesù, forte il grido con cui ci chiama: Lazzaro, tu Lazzaro, vieni fuori. Fuori! Fuori da questo maledetto odore di morte.

Preghiera dei fedeli

Con quanti faticano a credere nella resurrezione noi ti preghiamo, Signore: rivelaci che tu sei un Dio che vuole la vita in abbondanza. Ascoltaci, Signore

Con quanti in questi giorni sono in lutto per la morte di persone care, noi ti preghiamo, Signore: illumina i nostri cuori con la speranza della vita eterna nel Regno. Ascoltaci, Signore

Con i medici e gli infermieri che si battono per salvare dalla morte i malati di questo tempo, noi ti preghiamo, Signore: sostienili nel loro importante servizio. Ascoltaci, Signore

 Con tutte le famiglie che sono chiuse in casa in questi giorni a causa dell’epidemia, noi ti preghiamo, Signore: donaci di essere gli uni per gli altri un aiuto e un sostegno. Ascoltaci, Signore

aggiungi le tue preghiere, dedica un po’ di tempo a pensare alla tua famiglia, ai tuoi cari, alle persone che in questi giorni non puoi incontrare, alla tua comunità, ai tuoi morti.

 Con tutta la chiesa recita il PADRE NOSTRO

Orazione

Dio dei viventi, che hai manifestato la tua compassione nel pianto di Gesù per l’amico Lazzaro, ascolta con benevolenza il gemito della tua Chiesa, e chiama a vita nuova coloro che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte.

Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.

Comunione

Ora accostai all’altare e un ministro ti permetterà di fare la comunione, mentre cammini preparati recitando:

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di noi
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo dona a noi la pace

Avvicinati all’altare dalla parte dell’assemblea, il ministro dicendoti  “il corpo di Cristodeporrà l’ostia sulla patena e tu potrai far la comunione rispondendo  “Amen

Torna al tuo banco e in un momento di adorazione, ringrazia il Signore. Poi in pace torna a casa.

Buona domenica

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