Vi racconto GO School, GO Studio e progetto CIP

Valentina Foletto

Che in oratorio ci sia il doposcuola è abbastanza noto, ma raccontarvi solo di numeri e orari non credo abbia senso.  Provo allora a condividere con voi alcuni pensieri e immagini della mia quotidianità.

Sono le 14,30 e insieme al mio collega Erik apro il portone dell’oratorio, ci raggiunge Chiara, che sta terminando il suo anno di servizio civile in oratorio GO e salutiamo Alessandro (detto Ciqu) che va a raggiungere i ragazzi di borgata Paradiso e Lesna. Aspettiamo che arrivi l’animatore che farà servizio in piazza e saliamo al secondo piano nell’aula del doposcuola. Per tutti si prospetta un pomeriggio all’insegna del gioco, della relazione e di qualche compito insieme ai ragazzi.

Dal 2014 Clarissa ed Erik hanno avviato l’attività di GO School, confrontandosi anche con gli insegnanti. Negli anni la rete di relazioni è cresciuta, così come il numero di ragazzi coinvolti. Grazie alla rete educativa costruita in questi anni e all’immancabile “passaparola” tra genitori, oggi il doposcuola è operativo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì. Insieme agli animatori del Triennio e della Comunità Educatori incontriamo e accompagniamo nella crescita 12 bambini, 19 ragazzi delle medie e 5 ragazzi di prima superiore. Non si tratta solo di svolgere esercizi o studiare il capitolo per la verifica, GO School è prima di tutto relazione: incontriamo i ragazzi due volte alla settimana, ci piace che ci raccontino la loro giornata, quello che li ha fatti arrabbiare, il bel voto preso, quello che faranno subito dopo aver studiato con noi.

Non è solo l’aula del doposcuola ad animarsi quotidianamente, ma anche la piazza dell’oratorio grazie a GO Studio! Qualcuno ricorderà che circa un anno fa gli educatori hanno invitato i ragazzi a studiare insieme dopo l’anno di pandemia. Da allora tutti i giorni gli animatori accolgono i ragazzi delle medie, che studiano dalle 15 alle 16,30 e poi si fermano a giocare: qualcuno preferisce la sala giochi o la sala LAN, ma la maggior parte vuole giocare nel campo da calcio, soprattutto dopo la posa del nuovo tappeto sintetico!

Novità del 2022 è il progetto CIP (Crescere Insieme in Presenza), che vede coinvolto Ciqu nelle zone di borgata Paradiso e Lesna. La modalità operativa è la stessa: incontrare i ragazzi delle scuole medie due volte a settimana, per studiare e giocare insieme. Sì, giocare, perché è proprio grazie alla relazione informale che i ragazzi si lasciano coinvolgere, si fidano e non associano ad animatori ed educatori la sola immagine di “quello che mi fa studiare”. Ricordo che la mia tesina di maturità si basava su questo principio: il gioco è uno strumento educativo e il cortile è il luogo in cui incontrare i ragazzi. Lo stesso cortile di Don Bosco, di cui condivido una citazione perché credo rappresenti pienamente il ruolo educativo: “In ognuno di questi ragazzi, anche il più disgraziato, v’è un punto accessibile al bene. Compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare”.

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