Per chi desidera andare in chiesa per pregare e ricevere la comunione ribadiamo che è possibile farlo dichiarando l’intenzione di recarsi in chiesa a chi eventualmente potrebbe fermarci per un controllo.A questo proposito rimandiamo alla risposta pubblicata nel sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri (15 aprile), che per comodità trascriviamo:
Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto?
L’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione.
Qui l’articolo completo

Benvenuto alla preghiera nel giorno del Signore che proclama la Risurrezione di  Gesù!  Neppure oggi la comunità cristiana può celebrare l’eucarestia: è una sofferenza che continua. Ma neppure oggi sarai solo nella preghiera. Accogli la dolcezza e la forza dell’amore di Cristo che ha vinto e vince ogni morte, ogni peccato, ogni solitudine.

Trova il tuo posto, silenzioso, distante da tutti.  Sarà il luogo del tuo incontro con Dio. Dopo un breve momento per fare silenzio dentro di te inizia la preghiera.

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo

Fai l’esame di coscienza portando al Signore la fragilità tua e dell’umanità e contemplando la vittoria del suo amore sul peccato tuo e di tutti:

  • Tu ti fai nostro vicino e cammini con noi ogni giorno, Signore pietà
  • Tu parli al nostro cuore e ci riscaldi con la tua Parola, Cristo pietà
  • Tu ci fai dono di te stesso nel tuo corpo dato per noi, Signore pietà

Prima Lettura

At 2, 14.22-23

Dagli Atti degli Apostoli

Nel giorno di Pentecoste, Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così: «Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nàzaret – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene –, consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi, per mano di pagani, l’avete crocifisso e l’avete ucciso.
Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. Dice infatti Davide a suo riguardo: “Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; egli sta alla mia destra, perché io non vacilli. Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua, e anche la mia carne riposerà nella speranza, perché tu non abbandonerai la mia vita negli inferi né permetterai che il tuo Santo subisca la corruzione. Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza”.
Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e il suo sepolcro è ancora oggi fra noi. Ma poiché era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: “questi non fu abbandonato negli inferi, né la sua carne subì la corruzione”.
Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire.

Salmo responsoriale

Sal 15

Mostraci, Signore, il sentiero della vita.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

Seconda lettura

1Pt 1,17-21

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Carissimi, se chiamate Padre colui che, senza fare preferenze, giudica ciascuno secondo le proprie opere, comportatevi con timore di Dio nel tempo in cui vivete quaggiù come stranieri.
Voi sapete che non a prezzo di cose effimere, come argento e oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta, ereditata dai padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia.
Egli fu predestinato già prima della fondazione del mondo, ma negli ultimi tempi si è manifestato per voi; e voi per opera sua credete in Dio, che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, in modo che la vostra fede e la vostra speranza siano rivolte a Dio.

Vangelo

Lc 24,13-35

Dal Vangelo secondo Luca

Ed ecco, in quello stesso giorno, il primo della settimana, due dei [discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo.
Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Spunti per la riflessione

Due discepoli di Gesù che camminano: siamo tutti noi, i presenti in questa chiesa, chi è a casa in preghiera, chi sta soffrendo. Sono l’immagine di tutta la comunità cristiana, della chiesa smarrita in questo tempo di  privazione della liturgia comunitaria. Anche noi pensiamo: Signore, dove sei? Noi speravamo…  Ma le difficoltà continuano, ci sentiamo soli, la nostra speranza al momento sembra delusa.

Ed ecco che uno sconosciuto si accosta a loro, a questa piccola comunità.  È  il Signore Gesù cammina per le strade del mondo, abita nei passi di chi lo cerca ed è vicino a ciascuno di noi.  Condivide la nostra fatica, raccoglie le nostre delusioni, si mette in ascolto di quanto abbiamo in cuore. Comincia a spiegare che il Messia doveva soffrire, legge il dolore e l’amore con la parola di Dio. E l’anima di quei due discepoli comincia a rasserenarsi,  perché scoprono una verità immensa: c’è la mano di Dio, e si  è posata proprio là dove sembra impossibile, sulla croce. La mano di Dio, così nascosta da sembrare assente, tesse il filo d’oro della storia dentro la tela del mondo. La croce per amore è l’unica parola da ascoltare, la parola definitiva che devo custodire, consegnare, scrutare, capire, pregare. La croce di Cristo rivela l’amore più grande, l’amore di Dio per noi e per tutti.

Resta con noi, Signore, perché si fa sera: senza di te dove andiamo, cosa facciamo, chi siamo? Non capiamo tutto, spesso non capiamo nulla,  ma ti diciamo che abbiamo bisogno di te. E tu anche oggi ti fermi, continui a parlarci, ci doni il tuo corpo offerto per noi, anche nella sofferenza di non poterti celebrare nell’eucaristia con la comunità, che speriamo possa ritornare presto.

Tornando a casa dalla preghiera, tu resti  con noi e anche in questa settimana sapremo di non essere soli.

Preghiera dei fedeli

  • Signore, venuto a camminare a fianco di due discepoli delusi nella loro speranza: vieni a rigenerare la speranza negli uomini e le donne di oggi disorientati da inaspettate malattie e morti. Noi ti preghiamo.
  • Signore, che hai ascoltato con premura l’incapacità dei due discepoli di comprendere le Scritture: vieni ad aprire i cuori e le menti all’ascolto dell’evangelo. Noi ti preghiamo.
  • Signore, Parola che rileggeva le Scritture per i due discepoli in cammino: vieni a rigenerare il mondo alla speranza attraverso la voce del papa e di tutti i nostri pastori. Noi ti preghiamo.
  • Signore, voce che accendeva il cuore dei due discepoli agghiacciati dalla paura: vieni ad infiammare con il vangelo il nostro cuore bloccato da vecchie e nuove paure. Noi ti preghiamo.
  • Signore, riconosciuto dai due discepoli nello spezzare il pane: vieni a radunare presto le comunità cristiane intorno al pane spezzato dell’Eucaristia. Noi ti preghiamo.
  • Signore, annuncio di gioia dato e ricevuto nella Chiesa: vieni a radunare tutti i credenti in te in unico annuncio di gioia ritrovata e speranza rinnovata. Noi ti preghiamo.

Padre nostro….

 

Orazione

Accompagna, Signore, il nostro cammino di uomini stanchi e sfiduciati, e sostienici con lo Spirito Santo affinché ti riconosciamo nella Scrittura e nel Pane spezzato e con te ritroviamo la via che conduce al Padre.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

Comunione

Con tutta la chiesa recita il PADRE NOSTRO

Ora accostai all’altare e un ministro ti permetterà di fare la comunione, mentre cammini preparati recitando:

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di noi
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo dona a noi la pace

Avvicinati all’altare dalla parte dell’assemblea, il ministro dicendoti  “il corpo di Cristodeporrà l’ostia sulla tua mano e tu potrai far la comunione rispondendo  “Amen

Torna al tuo banco e in un momento di adorazione, ringrazia il Signore. Poi in pace torna a casa.

Buona domenica

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